Domenica 13 Dicembre ha avuto luogo il tradizionale pranzo sociale, anche per quest’anno al centro C.A.I. di Sesto Calende.

La giornata è stata davvero lunga, soprattutto per coloro che già dalle 9.00 del mattino si sono ritrovati per preparare la sala da pranzo, organizzare il lavoro nelle cucine e cucinare le pietanze poi servite a tutti i commensali. Che dire poi di chi già da giorni si adoperava ai fornelli di casa per preparare sughi, arancini di riso e altre leccornie?

Per i più, l’arrivo è coinciso con lo scoccare delle ore 11.00. Il freddo attorno alla sede del C.A.I. risparmiava a quell’ora solo un angolo alla sinistra della costruzione, dove alcuni soci erano radunati attorno al fuoco, non per un romantico ritrovo (non c’era nessuna chitarra a intonare "Questo piccolo grande amore"…) ma per darci dentro con l’olio di gomito a rimestare chili di polenta in un paiolo che poteva ospitare comodamente una persona.

Dentro invece già qualche decina di persona brulicava tra i tavoli e la cucina, indecisi sul da farsi: limitarsi alle chiacchiere e ai saluti, o cedere alla tentazione di attingere dai piatti di antipasto freddo già distribuiti sulla tavola?

Circa a mezzodì il numero dei convenuti ha raggiunto il suo massimo, e da quel momento in poi è stato un continuo sfilare di persone e piatti dalla cucina ai tavoli. Il pranzo è stato veramente abbondante e soprattutto ben cucinato e gustoso, dagli antipasti fino alla frutta, quest’ultima pazientemente fatta a pezzi in quantità tale da richiedere un’intera tavolata per servirsene a buffet. Pochi sono stati coloro che non hanno ascoltato la "gola" e quindi non hanno gustato la frutta in un bagno di caldo cioccolato fuso!

Chiacchiere, auguri, brindisi, tintinnare di bottiglie e bicchieri, posate che corrono senza sosta dal piatto alla bocca, flash delle macchine fotografiche da ogni angolo…e ci si trova già nel mezzo del pomeriggio. A questo punto una sosta permette a qualcuno di andare a passeggiare nei dintorni, per meglio digerire e per sgranchire un po’ le gambe nonostante il freddo là fuori non inviti poi tanto a farsi una scampagnata.

Poi tutti si gioca alla tombola, con i bambini che a turno estraggono i numeri che la fortuna decide e che il Presidente ripete a gran voce, tendando di superare il vocio di chi commenta, esulta o impreca contro la dea bendata. Tanti i premi distribuiti ai vincitori, alcuni dei quali centrano le combinazioni vincenti a ripetizione dimostrando di aver un grande…legame con la buona sorte!

A pomeriggio inoltrato si spengono le luci e ci si riunisce tutti per una mezzoretta da passare in compagnia delle foto che ritraggono luoghi e volti ripresi durante un intero anno di viaggi, ritrovi e momenti felici. Per permetterne la visione a tutti le foto sono proiettate a parete e musicate con una colonna sonora ben ritmata, per evitare che i più sazi non si assopiscano!

La musica la fa da padrona, i piedi iniziano a battere il tempo, i corpi iniziano ad agitarsi, e allora via i tavoli in mezzo al salone e che le danze abbiano inizio. Un pasticcio di generi musicali, dal pop alla salsa, dal rock al liscio, assicurano il divertimento ai provetti ballerini e a chi col ballo proprio non condivide nulla!

Nel frattempo il buio ha ricoperto il rifugio: un telo blu sembra coprire le finestre e non si vede più il mondo che nonostante tutto ha continuato a girare. Che fare allora, se non dare una ripulita ai tavoli, sistemarli nuovamente e buttarsi ancora una volta ai fornelli? E la cena è servita per chi si è rimasto.

La giornata scivola ora verso la fine, così come questo 2009 ormai in discesa, che conta i giorni che lo porteranno al Natale e poi al 31 Dicembre. E le discese sono fatte per non pedalare, per mollare un po’ l’acceleratore tenuto aperto, e guardarsi attorno, magari per chiedersi se quest’anno quello che è stato fatto, quello che è capitato, ci ha portati dove avremmo voluto essere, ci ha fatto vivere ciò che volevamo vivere. Forse in parte si, forse in parte no. Ma la speranza è che ci sia sempre tanta strada da fare e che ognuno di noi trovi prima o poi ciò che cerca.

 

Qui le immagini del pranzo sociale.