Ieri 2 giugno 2008 si è svolto il 7° motoraduno delle Valli dell’Alto Varesotto organizzato dal MotoClub Azzate. In un precedente intervento avevo riportato i nomi delle persone che si sarebbero incontrate nella mattina di un giorno di festa, in cui molti sicuramente hanno dormito a lungo, per una scampagnata non prevista dal nostro calendario mototuristico.

Cielo tendente al nuvoloso, con la certezza della pioggia in giornata: nulla lasciava presagire che avremmo trovato al punto di partenza del raid una buona fetta di soci del nostro M.C. Se non ricordo male, il gruppone contava diciotto moto! Una sorpresa davvero inaspettata! E fa piacere, tra le altre cose, apprendere che qualcuno abbia deciso di venire dopo aver letto su questa pagina che alcuni di noi avrebbero sicuramente partecipato.

Dopo aver sbrigato le pratiche di iscrizione e ritirato la cartina del raid, alle 10:00 circa siamo partiti sotto un cielo incerto, che ha deciso poi di volgere alla pioggia al primo punto di rilevazione, a Leggiuno: la possibilità di arrivare più tardi al ristorante tutti gocciolanti ci ha suggerito di indossare la tuta antipioggia; una scelta rivelatasi poi azzeccata ma che come rovescio della medaglia ci ha fatto soffrire per il caldo… La sosta, come le seguenti tre, ha offerto la possibilità di smangiucchiare e bere qualcosa e ai più viziosi di fumarsi la canonica sigaretta.

Il raid prevedeva la rilevazione di altri tre passaggi (Arcumeggia, Brinzio e Cazzago Brabbia), ha sfiorato il Lago Maggiore tra Cerro e Castelvaccana, ci ha portato a pascolare sopra Arcumeggia, quindi in Valcuvia, con passaggio obbligato sul Brinzio e seguente sparata a fondo scala tra Rasa e Casciago (vero Emanuele?), per poi tornare verso il Lago di Varese nella sua parte occidentale; gli ultimi chilometri si srotolavano tra Galliate Lombardo e Sumirago, con arrivo a Menzago.

Circa 100km che abbiamo percorso con tutta tranquillità, tra una patatina e l’altra! Degna di nota, e di verifica, è la voce che vuole che un partecipante sia uscito fuori strada nella discesa verso Arcumeggia: chiederemo a Nello di indagare e di sfatare la nuova leggenda metropolitana…

La giornata prosegue con il pranzo al ristorate "Due Ruote", che propone due menù: uno ufficiale per i più, e uno per gli ultimi che accedono al convivio… Senza polemiche, dico solo "peccato!", perchè non tutti hanno potuto assaggiare lo "spiedo alla bresciana" che ha destato curiosità in chi, come me, è culinareamente ignorante…

Quindi si procede con l’assegnazione dei premi ai tre club più numerosi: il Moto Club Golasecca è primo con un distacco enorme sul secondo. Ritira il pieno Luisa che, come nostra portavoce, dedica il trofeo a Piero: l’emozione è visibile nei suoi occhi, ma anche i più distanti nella sala l’hanno avvertita vibrare nella sua voce. L’applauso di tutti si unisce al nostro. La vita, il viaggio, deve proseguire: ci si ferma un attimo ogni tanto per riprendere fiato, per guardarsi indietro; ma poi lo spettacolo riprende…

La giornata si chiude con uno scatenato concerto rock-blues: Brown sugar, Born to be wild, Sweet home Chicago sono solo alcune tra le chicche forgiate sulla scala pentatonica.

E’ ora di scaldare i motori e fare ritorno a casa, facendo lo slalom tra le gocce della solita pioggerellina. O forse questa volta si tratta solo dell’effetto secondario di un paio di bicchieri di vino???

 

Qui le foto della giornata.