Domenica 15 novembre si è svolta la tradizionale uscita autunnale nella nebbia. Quest'anno abbiamo riproposto una meta di qualche anno fa: era l'ormai lontano 2008, e oggi come allora siamo saliti a quota 1.167 metri, in quel di Germagno sull'Alpe Quaggione.

L'Alpe ed il suo Parco offrono diversi spunti panoramici raggiungibili grazie ai tanti sentieri dove è possibile trovare anche aree attrezzate. In particolare, dalla Locanda "Zio Lalo" dove abbiamo pranzato al suono della campanella, è possibile ammirare il Lago Maggiore all'altezza di Verbania, il Lago di Mergozzo e sulla destra il Lago d'Orta, come testimoniano le belle foto panoramiche pubblicate nel nostro diario fotografico. Punto di osservazione privilegiato, Germagno è un Comune piemontese della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, adiacente a Omegna e Quarna, e posto ad una ventina di chilometri da Verbania. Dalla sponda occidentale di Omegna si risale la Valle Strona verso l'Alpe Quaggione, attraverso un fitto bosco che costeggia la strada sinuosa ma dalla stretta carreggiata.

La giornata è iniziata a Somma Lombardo, da dove poco dopo le 9.00 siamo partiti in direzione Vergiate, entrando in A26 per un veloce trasferimento a Romagnano Sesia (NO). Il clima fosco e piuttosto freddo, come ben si addice ad una "gita nella nebbia", ci ha scortati lungo tutto il fiume Sesia che abbiamo costeggiato percorrendo la SP165. L'assenza di traffico ha permesso di superare velocemente i tanti comuni che si affacciano sul fiume dal letto ricco di pietre: Serravalle Sesia, Bornate e il torrente Sèssera, Borgosesia, Foresto, Doccio.

In località Roccapietra si attraversa il fiume Sesia per sfiorare Varallo e affrontare la salita verso il Passo della Colma, lungo la SP78. Prima di scollinare il gruppo si ferma a Civiasco per un ricco aperitivo all'aperto. Qui, a poco più di 700 metri sul livello del mare, la temperatura si fa paradossalmente più mite, permettendoci di sciogliere un po' la muscolatura irrigidita durante la prima parte del viaggio, e di aprire il bavero delle giacche. 

Risaliti in sella si punta ancora verso l'alto: scolliniamo al Passo della Colma, 942 metri, e ci buttiamo a capofitto giù per la discesa tutte curve che conduce verso la sponda occidentale del Lago d'Orta. Ad Arola si svolta a sinistra sulla SP46 per giungere a Cesara, Brolo e infine Omegna. La città lacustre è ovviamente trafficata e brulicante di vita, grazie anche al timido sole che sembra aver voglia di riemergere dalle nebbie. Qualche minuto e qualche semaforo, e la strada della Valle Strona si distende davanti a noi: inizia la risalita verso il Parco dell'Alpe Quaggione. Più si sale, più si avverte un tepore inaspettato: parcheggiate infine le moto davanti alla Locanda Zio Lalo togliamo con piacere giacconi e capi pesanti, godendo della tiepida aria che risale la montagna.

Dopo le foto di rito, una campana ci richiama verso la sala da pranzo, dove in ventidue ci accomodiamo ai tavoli per iniziare una lunga e gradevole esperienza culinaria.

Nel primo pomeriggio riprendiamo la via del ritorno, ma tramite la A26 partendo da Gravellona Toce: dobbiamo raggiungere Caidate il prima possibile per stare vicini al nostro amico Claudio, che ha perso in questi giorni il suo papà. Si, perchè se ad una domenica fatta di motociclette, cibo, un buon bicchiere di vino e allegria, si aggiunge il cordoglio sincero degli amici verso chi sta vivendo un momento assai triste della propria vita, quella domenica può solo rafforzare l'amicizia.